<div class="gmail_quote">2011/12/19 Giovanni <span dir="ltr"><<a href="mailto:neo136@libero.it">neo136@libero.it</a>></span><br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
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Ancora una volta, non voglio difendere il software proprietario o chi lo produce o vende, ma vorrei che si evitassero questi ragionamenti fallaci e un po' troppo facili, che hanno il preciso risultato di screditare il mondo del software libero, facendolo apparire (ingiustamente) come un covo di fanatici poco ancorati al mondo reale.<br>
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CONSIDERAZIONI PERSONALI:<br>
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Per come la vedo io il software proprietario è l'unico che può avere interessi a sviluppare oltre certi limiti alcune funzionalità. Io parlo per esperienza in ambito fotografico, più che grafico. Ho iniziato con Gimp ed UFraw, quindi non ho pregiudizi nei loro confronti, ma Lightroom e Photoshop sono un bel po' più avanti.<br>
</blockquote><div><br></div><div>in linea di massima questo e` normalmente vero, ma non e` _sempre_ così. Ci sono delle notevoli eccezioni. Per rimanere in campo grafico cito il renderer fotorealistico LuxRender ed il modellatore 3d Blender. </div>
<div> </div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Ciò che veramente non mi spiego è come faccia ad esserci gente che viene a lezione con il macbook e spiega ai compagni che se lo sono fatto comperare da papà perchè volevano un computer che funzionasse bene per prendere appunti... (se fossero ricchi sfondati non mi meraviglierei, ma dubito che lo siano tutti!)<br>
</blockquote><div><br></div><div>questo e` un discorso che vale anche applicato a moltissimi altri casi. Il consumismo ormai radicato in modo forse definitivo in ognuno di noi e la continua pressione dei media portano alla nascita di quelli che diventano veri e propri bisogni, anche se artificiali. Quanti sono stati convinti di aver bisogno di una nuova automobile anche se quella precedente magari poteva ancora percorrere cento o magari duecentomila km? Quanti hanno comprato un tv LCD buttandone via uno CRT ancora ben funzionante? E molti di questi consumatori hanno pure fatto debiti per comprare questi beni non propriamente fondamentali per la vita.</div>
<div>E non voglio farne una colpa individuale verso alcuno - non posso illudermi di non essere vittima del consumismo anch'io (anche se magari mi rifiuto di cambiare auto se prima non ho sfondato il pianale con i piedi).</div>
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Mi chiedo come saremmo messi adesso se la Commodore continuasse a farsi i computer e i sistemi come una volta, quando vedo il padrone del supermercatino di quartiere tenere la contabilità col Commodore 128, con un programma che si era scritto da solo in BASIC per il 64...<br>
</blockquote><div><br></div><div>probabilmente avremmo sistemi operativi e programmi molto più snelli e leggeri :-)</div><div><br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
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Dove andremo a finire in questo modo? Il consumismo dilaga...<br></blockquote><div><br></div><div>in bancarotta (economica o, peggio, ecologica)?</div><div><br></div><div>Ciao,</div><div>Marco</div><div><br></div></div>-- <br>
Marco Pantaleoni<br><br>