[FSUG PD] Fwd: Vogliono ██████ internet

Franco Vecchiato vecchiato.franco a gmail.com
Gio 13 Dic 2012 18:28:05 CET


---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Pascal V - Avaaz.org <avaaz a avaaz.org>
Date: 12 dicembre 2012 23:52
Oggetto: Vogliono ██████ internet
A: "vecchiato.franco a gmail.com" <vecchiato.franco a gmail.com>


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Cari Avaaziani,

  <http://www.avaaz.org/it/hands_off_our_internet_i/?bBqNbbb&v=20033>

*Alcuni regimi autoritari vorrebbero che i governi mettessero le loro mani
su internet grazie un trattato globale vincolante.* Se riusciranno nel loro
intento, internet potrebbe diventare meno aperto, più costoso e molto più
lento. Già in passato abbiamo fermato minacce come questa e possiamo farlo
di nuovo: ma solo se ci uniremo in un appello globale di massa. *Firma la
petizione e condividila* con tutti quelli che conosci:

[image: Firma la
petizione]<http://www.avaaz.org/it/hands_off_our_internet_i/?bBqNbbb&v=20033>
In questo momento a un incontro in ambito ONU a Dubai, *regimi autoritari
stanno facendo pressione affinché venga imposto un controllo assoluto da
parte dei governi su internet utilizzando un trattato globale vincolante*:
internet potrebbe diventare meno aperto, più costoso e molto più lento.
Abbiamo solo pochi giorni per fermarli.

Internet è stato un esempio incredibile di ridistribuzione del potere nelle
mani dei cittadini: *ci ha permesso di essere più connessi tra di noi e di
avere uno spazio da cui parlare e fare pressione sui leader come mai nella
storia.* Tutto questo grazie al fatto che finora è stato governato dagli
utenti e da organizzazioni no-profit invece che dai governi. Ma ora paesi
come Russia, Cina e Emirati Arabi Uniti stanno cercando di riscrivere un
importante trattato sulle telecomunicazioni chiamato ITR per mettere
internet sotto il loro controllo: il web sarebbe modellato dagli interessi
dei governi e non da noi, gli utenti. *Tim Berners-Lee, uno dei "padri di
internet," ha lanciato l'allarme sul rischio che ciò porti a un aumento
della censura online e di invasione della nostra privacy.* Ma se ci
opporremo con un appello di massa dal basso, potremo dare una mano ai paesi
che invece si oppongono a questo colpo di mano.

Abbiamo fermato attacchi come questo in passato e possiamo farlo di nuovo
prima che il trattato venga blindato questa settimana. Un'ondata di
opposizione ai nuovi trattati ITR sta già montando: *firma la petizione per
dire ai governi di togliere le loro mani da internet* e poi gira questa
email a tutti quelli che conosci. Non appena raggiungeremo 1 milione di
firmatari, la consegneremo direttamente ai delegati a questo incontro
riservatissimo:

http://www.avaaz.org/it/hands_off_our_internet_i/?bBqNbbb&v=20033

L'incontro per aggiornare le ITR (International Telecommunication
Regulations) si svolge sotto l'egida di un'agenzia dell'ONU,
l'International Telecommunications Union (ITU). In una situazione normale
non meriterebbe una grossa attenzione ma *Russia, Cina, Arabia Saudita e
altri paesi stanno cercando di usare questo incontro per aumentare il
controllo di internet da parte dei governi *attraverso proposte che
permetterebbero di scollegare utenti dalla rete gli utenti più facilmente,
minacciare la loro privacy e legittimare il monitoraggio e il blocco del
traffico, introducendo nuovi dazi per accedere ai contenuti online.

Ora non esiste un soggetto che regoli internet in modo centralizzato, ma al
contrario varie organizzazioni no-profit lavorano insieme per gestire i
diversi punti di vista tecnologici, commerciali e politici in modo che
internet funzioni. Il modello attuale certamente non è senza difetti. *Il
dominio da parte degli USA e l'influenza delle aziende rende evidente la
necessità di una riforma,* ma i cambiamenti non dovrebbero essere dettati
da agenzie di soli governi e senza alcuna trasparenza. Dovrebbero invece
emergere da un processo dal basso aperto e trasparente: mettendo gli
interessi degli utenti al centro.

L'ITU fa un lavoro estremamente importante: rende sostenibile
economicamente l'accesso a internet da parte dei paesi poveri e permette la
sicurezza della rete. Ma non è il luogo adatto a introdurre cambiamenti nel
modo in cui internet funziona. Facciamo in modo che internet rimanga libero
e governato nell'interesse pubblico e *mostriamo all'ITU e al mondo che non
staremo in silenzio di fronte a questo attacco. Clicca sotto per firmare* e
condividi questa email con tutti:

http://www.avaaz.org/it/hands_off_our_internet_i/?bBqNbbb&v=20033

I membri di Avaaz hanno lavorato insieme in passato per salvare il web e
hanno vinto. Più di 3 milioni di noi hanno chiesto agli USA di uccidere una
legge che avrebbe dato al governo la possibilità di chiudere qualsiasi
sito, contribuendo a spingere la Casa Bianca a ritirare il suo sostegno.
Nell'Ue, il Parlamento europeo ha risposto ai cittadini dopo che 2,8
milioni di noi hanno chiesto di lasciar cadere ACTA, ennesima minaccia alla
rete libera. Insieme lo possiamo fare di nuovo.

Con speranza,

Pascal, Ian, Paul, Luca, Caroline, Ricken, Kya e il resto del team di Avaaz

ULTERIORI FONTI

WCIT 2012, l'Onu alla riforma del web. Google denuncia: "C'è rischio
censura" (La Repubblica):
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/12/03/news/wcit_2012_l_onu_alla_riforma_del_web_google_denuncia_c_rischio_censura-47992263/

L'ITU vuole cambiare le regole del web? La Ue non ci sta e Google lancia la
campagna Take Action (Il Sole 24 Ore):
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2012-11-23/litu-vuole-cambiare-regole-113248.shtml?uuid=AbDn6c5G

ONU, conferenza ITU sotto attacco (Punto Informatico):
http://punto-informatico.it/3666945/PI/News/onu-conferenza-itu-sotto-attacco.aspx

A Dubai è battaglia sul futuro di internet (La Stampa):
http://www.lastampa.it/2012/12/03/blogs/web-notes/wcit-iniziata-a-dubai-la-conferenza-mondiale-sulle-telecomunicazioni-zMcs9SamDO3kEr8YQrEUZL/pagina.html

Un documento riservato mostra le mosse di Russia e Cina per conquistare
internet (Wired):
http://daily.wired.it/news/internet/2012/12/10/documento-riservato-russia-cina-conquistare-internet.html


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