[FSUG PD] Le mie impressioni a caldo sul Linux Day

Raffaella Traniello raffaella.traniello a livecom.it
Dom 26 Ott 2008 14:15:32 CET


Ciao a tutti!

Le mie impressioni a caldo sul Linux Day: abbiamo fatto centro!!

Il clima della giornata è stato davvero dei migliori, fatto di curiosità
e stupore, sincero desiderio di conoscere e mettersi in gioco.

L'unico momento in cui sono riuscita a contare quanti eravamo ho trovato
60 persone nella stanza ed una manciata di spettatori davanti alla TV.
Non ho contato i bambini fuori a giocare.
L'angolo bambini mi ha risucchiato completamente e non sono riuscita a
vedere nulla nell'auditorium.

L'ambiente si è rivelato adatto all'evento e ben organizzato. 
Il papà in carrozzina ha potuto andare ovunque senza incontrare alcuna
barriera architettonica.

Accanto all'uso esclusivo del computer (gioco didattico individuale) i
laboratori video hanno permesso un uso cooperativo del computer, creando
amicizie tra i bambini, facendoli manipolare, suonare, disegnare,
toccare, esplorare e mostrando ai genitori che è possibile anche un uso
creativo e non alienante del gioco al computer. 

L'autopsia del computer è stato un successone. I bambini (con i guanti!)
pendevano dalle labbra di Ubi ed i genitori, in seconda fila,
allungavano il collo per vederci bene. 
L'apertura del disco fisso (il primo pezzo smontato) ha creato un
emozionato stupore generale, sia in prima che in seconda fila.

Ho visto molto interesse anche per il laboratorio di installazione di
Linux su portatile (quasi improvvisato da Gianluca).

Hugh ha attirato i genitori rispondendo a tutte le loro domande,
stupendoli con magie in modalità testuale, mostrando fin dove ci si può
spingere con il recupero.

La mini-rete preparata da Antonio del Faber è stata la postazione più
amata dai bambini. Un paio di volte il serve si è bloccato e di
conseguenza anche il terminale. Ne sono stata molto felice: è stata una
bellissima dimostrazione pratica e concreta (e quindi comprensibile
anche per i bambini) del concetto di rete LTSP.

La coppia di macchine nuove preparate da Franco ha completato il quadro.
In particolare ha mostrato KDE (il cui stile raffinato ha sedotto
molti). 

Tutte le famiglie (o le persone singole) hanno voluto prendere il CD di
Kubuntu per provarlo (ed il volantino del Faber). 
Sospetto che ne siano andati via un centinaio.
Perfino il DVD dei filmati è stato donato.
Credo che se avessimo avuto 200 CD di SoDiLinux sarebbero stati
spazzolati tutti.

Mi è stato impossibile seguire personalmente ogni cosa. Per fortuna!
Infatto questo ha spinto bambini e genitori ad attivarsi, ad
arrangiarsi, a provare ed esplorare da soli, ad ingegnarsi costruendo
così un coinvolgimento più forte ed aumentando il divertimento.

Non ho avuto il tempo materiale per costruire lo scivolo all'esterno. I
pezzi sono rimasti abbandonati davanti all'entrata. Bambini e genitori
hanno cominciato comunque a costruire la struttura, spostando il
divertimento dalla scivolata al gioco con costruzioni gigantesche.

Insomma: qualcosa non è andato come previsto. Ma questo non ha intaccato
il clima della giornata, anzi: a volte lo ha migliorato. 

L'aiuto che mi hanno dato le persone nuove a Linux (soprattutto genitori
e bambini) è stato commovente: hanno fatto miracoli logistici ed hanno
donato una partecipazione autentica e sentita.

Mi dispiace che non ci fosse un libro degli ospiti che raccogliesse i
commenti dei partecipanti: credo che ne avremmo trovati di davvero
sorprendenti.
Tra tutti quelli che ho raccolto oralmente, ve ne cito solo uno (di un
bambino, alla chiusura):
"C'è anche domani, vero?"


In sintesi: ritengo che un evento così impostato promuova il software
libero ed attivi la componente sociale che lo sostiene.
E' un evento in cui credo e per il quale quindi mi attivo volentieri.

Ritengo anche che l'evento sia migliorabile. Ho una lunghissima lista di
appunti ed idee.
Primo tra tutti penso che sia adesso il momento di decidere se fare o
meno il Linux Day 2009. 
O decidere se è un evento che va rimesso in discussione ogni anno o è un
evento in cui crediamo e che quindi è un impegno stabile.


Grazie a tutti quanti.
Mi sono divertita un sacco.

Raffaella





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