[FSUG PD] Libero VS proprietario (era: Re: Terza Serata a Tema 2011...)

Franco Vecchiato vecchiato.franco a gmail.com
Gio 17 Nov 2011 19:39:37 CET


La gente si sta sempre piu' abituando a usare l'informatica come un
tostapane, ed e' sempre meno disposta ad avere qualcosa che non sia tutto
pronto subito, e' sempre meno disposta ad avere qualcosa di diverso da una
scatola da prendere cosi' com'e'.

Secondo me, per cercare di raggiungere l'utente medio, dobbiamo cercare di
insistere e puntare fortemente sui software liberi (e sui servizi fatti con
software libero) piu' facili da usare, e non insistere a tutti i costi su
qualunque software libero, se e' difficile da usare rispetto agli standard
attuali.
Se non stiamo attenti a questo aspetto con gli utenti medi, otteniamo solo
l'effetto di trasformare la loro ignoranza e i loro dubbi sul software
libero in un deciso e definitivo rifiuto del software libero.

Se invece non vogliamo sporcarci le mani con la massa, ma avere a che fare
solo con "quei pochi che capiscono", abbiamo ugualmente perso la nostra
battaglia.

In entrambi i casi saremmo dei dinosauri in via di estinzione.

Franco

Il giorno 17 novembre 2011 15:37, Marco Pantaleoni <
marco.pantaleoni a gmail.com> ha scritto:

> 2011/11/17 Antonio Dalvit <antonio.dalvit a gmail.com>
>
>>
>> Ebbene, sinceramente come utente finale trovo il software proprietario
>> utile ed efficiente soprattutto per tutte quelle cose che do per scontato (
>> la posta elettronica che funzioni, la rubrica che non venga persa con gli
>> aggiornamenti, ecc), mentre il software open lo uso (e sviluppo) per tutte
>> quelle cose particolari o di nicchia ( documentazione e report scritti in
>> latex, piuttosto che sviluppo siti web, ecc).
>>
>> in questo momento ti sto rispondendo da un ipad (dispositivo che per me
>> ha La stessa valenza del tostapane o ferro da stiro). Il pc fisso monta una
>> debian from scratch, il notebook ha triple boot windows, mac, linux....
>>
>
> Ecco, e` qui il punto. Ormai il software come prodotto che l'utente
> installa e` quasi un dinosauro che sta per estinguersi. Accanirsi sul
> software libero in questa ottica rischia di far perdere di vista i veri
> pericoli che sono di la da venire. L'informatica diventerà sempre più
> quella del tostapane (strumento che uno da per scontato - oggi il
> tostapane, domani l'ipad (o il tablet android)). L'informatica oggi e`
> quella di gmail, google calendar e google+.
> Va bene usare l'ipad, gmail & co. ma e` qui che bisogna tenere la guardia
> alta. E invece nessuno lo fa, neanche chi sostiene il software libero
> (quanti sostenitori accaniti del software libero *NON* usano gmail?). Non
> mi danno nessun software, quindi "non mi stanno togliendo nessuna libertà"
> (ed e` vero, nessuno ti ha costretto, ma sei tu che hai rinunciato al
> controllo dei tuoi dati, e in modo molto più radicale).
> E` qui che verranno a togliere il controllo agli utenti. Skype domani farà
> sorridere.
>
> Ciao,
> Marco
>
> --
> Marco Pantaleoni
>
>
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