[FSUG PD] passione-cloud... servizio open data?

Gianluca Moro giangiammy a gmail.com
Dom 4 Dic 2011 20:07:16 CET


in pratica monto una directory con encfs.
(e una mia password: questa mi garantisce
proprieta' dei miei dati)

Poi la directory cyiptata la condivido con
dropbox (con la password di dropbox che mi garantisce
dai problemi che evidenzi tu - ma in configurazione
standard non mi garantisce che un sistemista o
un errore possa rendere pubblici i miei dati.

Ripeto: io non fornisco niente!!!
mi serviva una cosa del genere
(leggi: mi rompeva mettere dati
miei privati su dropbox) e me la
son fatta.

L'ho messa a disposizione se
la cosa interessa a qualcuno e
ciascuno puo' migliorarla se lo
ritiene.
Ripeto: la cosa mi serviva per
me e ho messo a disposizione
quello (piu' o meno) che mi son
implementato!


ciao
giammy

P.S: come si suol dire, per ulteriori chiarimenti,
        may the source be with you!
        http://cloudusb.net/files/cloudusb-build_1.1.sh


2011/12/4 Tecnosegugio <tecnosegugio a gmail.com>:
> Il 04/12/2011 18:48, Gianluca Moro ha scritto:
>
>> l'idea e' che te lo lascio fare senza problemi,
>> e che se lo fai non mi interessa!
>>
>> Prendo la mia roba, la metto in un filesystem cryptato
>> (encfs  o anche truecrypt), poi prendo la roba cryptata
>> e la metto nel cloud.
>
> Quindi prima cifri tutti i tuoi dati e poi la trasmetti alla cloud su un
> canale non cifrato e non protetto da password.
>
> Poi arrivo io e mi connetto alla tua cloud, tanto non c'è password che
> mi ferma, frullo un po i dati con un bel:
>
> $ cat /dev/urandom > /dev/cloud     (non provate a farlo a casa!!!!)
>
> e poi pubblico su fessbook la foto della tua faccia quando scopri che i
> tuoi dati sono spariti. :-D
>
>
>> La mettero' con una password, diversa da quella
>> che uso in locale, ma potrei anche non metterla,
>> tanto il passaggio dai miei dati alla versione
>> cryptata la faccio in locale e con software da me
>> controllato.
>> Qusta e'  la passowrd che mi interessa e che non devo
>> perdere.
>
> Quindi nella tua idea ti tieni in locale due aree cifrate: quella con i
> dati "vivi" e la copia della "cloud" della quale farai un sync sul
> server remoto. Giusto?
>
>> poi, mando online la roba cryptata e a quel punto
>> non mi interessa se leggi o meno la mia passowrd,
>> come detto posso pure mandarti la roba in chiaro.
>
> Lo mandi online "dove"?
> Come fa il fornitore di cloud a capire dove vanno messi i tuoi dati?
> Dovrà capire chi sei per tenere separati i dati di Pinco da quello di
> Pallo: almeno uno username lo dovrai dare.
>
> E se a dare quello username fosse un furbacchione in vena di scherzi?
> Come fa il fornitore di cloud a distinguere il client dell'utente vero
> da quello falso?
>
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> -=) Pierpaolo AKA il Tecnosegugio (=-
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