[FSUG PD] Libero VS proprietario (era: Re: Terza Serata a Tema 2011...)

Antonio Dalvit antonio.dalvit a gmail.com
Gio 17 Nov 2011 15:09:29 CET


E' un post molto lungo e mi pare che entrambi abbiate messo in luce gli aspetti salienti dell'eterna lotta tra libero e proprietario...

Mi limiterò' quindi a riportare la mia umile esperienza in entrambi i casi, in particolare come utente ("un software ha il valore che la gente gli da)

Ormai da anni i miei dispositivi elettronici sono in overdos: diversi sistemi operativi (sia open che proprietari)' telefoni di qualsiasi tipo e marca, softwae di ogni genere e tipo, ecc.

Ebbene, sinceramente come utente finale trovo il software proprietario utile ed efficiente soprattutto per tutte quelle cose che do per scontato ( la posta elettronica che funzioni, la rubrica che non venga persa con gli aggiornamenti, ecc), mentre il software open lo uso (e sviluppo) per tutte quelle cose particolari o di nicchia ( documentazione e report scritti in latex, piuttosto che sviluppo siti web, ecc).

in questo momento ti sto rispondendo da un ipad (dispositivo che per me ha La stessa valenza del tostapane o ferro da stiro). Il pc fisso monta una debian from scratch, il notebook ha triple boot windows, mac, linux....

Insomma, personalmente trovo l'idea del software proprietario sciocca: se il software funziona e non ho voglia di mettermi a svilupparlo , lo pago...  Tuttavia capisco che sviluppa per vivere potrebbe avere un giramento di castagne se qualcun altro gli copia in toto e rimarchia il prodotto... 

Forse quindi condivido che si dovrebbe lavorare molto sulle persone ed in quel casocsi supererebbe anche la dualita' libero vs proprietario

Inviato da iPad

Il giorno 17/nov/2011, alle ore 09:48, Marco Pantaleoni <marco.pantaleoni a gmail.com> ha scritto:

> 2011/11/17 Andrea Brugiolo <nick a fsugpadova.org>
> Il Software Libero e` un bene e lo e` per tutti; non porta danni ma
> porta vantaggi a chi lo usa.
> 
> Il software proprietario invece porta danno:
> 
>  - lo porta agli utenti che si abituano ad utilizzare (e in certi casi
>   a dipendere da, senza nemmeno saperlo) sistemi che non possono
>   governare;
> 
> in linea di massima condivido questo pensiero, ma bisogna essere consapevoli che questa e` una semplificazione. Come spesso accade la realtà e` complessa, molto più complessa dei modelli mentali cui ci si può appoggiare. Io sono lungi dall'avere la verità in tasca, quindi non so se nell'economia delle cose il software proprietario abbia portato globalmente un danno o meno (e` una speculazione difficile: all'inizio della storia dell'informatica ad esempio esisteva solo il software proprietario, che e` stato uno strumento essenziale per dare un impulso al progresso e all'umanità - certo, se ci fosse stato quello libero fin da subito sarebbe stato molto meglio, ma la storia non si fa con i "se"). Personalmente considero il software per quello che e`: una manciata di bit, che hanno il valore e l'utilità che gli attribuisce la gente. E` proprio la gente invece che fa la differenza. Da un lato (l'utente) e dall'altro (chi il software lo produce e lo fornisce). Spesso molti produttori di software proprietario adottano delle pratiche commerciali scorrette, che portano al vendor lock-in o ad altre situazioni deplorevoli. Pero' non e` sempre così. Sempre più spesso nascono software proprietari che abbracciano una filosofia più aperta, ad esempio fondandosi fin da subito su formati e protocolli aperti, dando la possibilità all'utente di spostarsi con più facilita`. Quasi sicuramente questo sta avvenendo perché gli utilizzatori sono maturati ed hanno delle aspettative più alte, soprattutto grazie al processo di "rinnovamento spirituale informatico" portato dal movimento del software libero.
> Oggi per altro i modelli di business nel mondo del software sono molto cambiati. E` possibilissimo, e molte aziende lo fanno allegramente e deliberatamente, utilizzare solo software libero ma forzare comunque un vendor lock-in (quanti fanno SaaS con software libero, tenendo in ostaggio i dati dei clienti?)
> Quello che conta sono le persone. Si può essere onesti facendo sia software libero che proprietario. E disonesti anche. Contano le persone anche dal lato degli utenti: quello che conta e` che l'utente sia consapevole. Che sappia scegliere, sapendo a cosa va incontro. Naturalmente l'utente consapevole quando trova un software libero che soddisfa le sue esigenze, lo preferisce rispetto a quello proprietario. Spesso anche quando magari quello libero ha qualche feature in meno, o presenta qualche difficoltà in più, perché, essendo consapevole, sa che il software libero gli da delle garanzie in più in linea di massima. Pero' non escludiamo che in certi casi si possa operare una scelta consapevole optando per un software proprietario - ad esempio quando non ci sono di mezzo dati critici e magari servono necessariamente feature non presenti nelle alternative libere.
> L'importante e` che l'utente operi una scelta libera e consapevole. In queste condizioni, e` il modello stesso di selezione "darwiniana" del software che tendenzialmente porta alla scelta naturale del software libero.
> 
> 
>  - porta danno agli studenti delle scuole, dove nella stragrande
>   maggioranza dei casi viene imposto, se non addirittura per
>   programma ministeriale (in alcuni Stati lo e`), quantomeno per
>   abitudine o incapacita` di insegnanti che non sono in grado di
>   rinnovare i propri programmi, con la conseguenza di allevare
>   generazioni di consumatori al servizio di questo o quel produttore
>   proprietario, che domani compreranno le sue licenze perche' loro
>   hanno imparato ad usare solo quei programmi;
> 
> questo dimostra proprio che il problema non e` il software, ma sono le persone.
>  
> 
>  - porta danni nella pubblica amministrazione dove i dati, che
>   appartengono ai cittadini, vengono gestiti e conservati spesso con
>   sistemi e formati proprietari con conseguenze di lock-in e
>   inaccessibilita`;
> 
> idem
>  
> 
>  - porta danni alle aziende che, per abitudine, pigrizia, incapacita`
>   di rinnovo dei piani economici, subiscono il lock-in del
>   produttore, spesso senza nemmeno rendersene conto, e pagano;
> 
> idem
>  
> 
>  - porta danni con l'utilizzo massiccio che se ne fa nei dispositivi
>   di tutti i giorni, come giustamente ricordavi, in cui viene
>   utilizzato per limitare regolarmente la liberta` degli utenti (mi
>   vengono in mente tutti i fichissimi aggeggi di Apple la cui unica
>   certezza per l'utente e` che faranno sempre il volere che Zio Jobs
>   ha programmato per lui e non quello dell'utente), senza contare i
>   balzelli di pochi euri, o centesimi, che finiamo per pagare per
>   ogni cellulare tra brevetti e gabelle varie -- per noi saranno
>   anche pochi euri ma per i venditori sono miliardi.
> 
> idem.
> Ecco, questo e` un caso che mi sta particolarmente a cuore. A prescindere dal fatto che non mi pare Jobs sia tanto peggio degli altri qui (quelli che hanno applicazioni che non possono disinstallare dai loro nokia, lg, samsung, sony ericsson, motorola, ... alzino la mano), quello che mi preoccupa e` la mancanza di consapevolezza. Tutti sono ben lieti di essere consumatori passivi con l'elettronica consumer. Anche i sostenitori del software libero, che spesso sono molto vocali in altre situazioni, hanno speso relativamente poco fiato per cambiare questa situazione. Ad esempio, quanti hanno optato per comprare un Neo / FreeRunner (openmoko) invece di un cellulare tradizionale. Certo un iphone funziona meglio, ma che fine hanno fatto i principi? Oppure, quanti si sono dati da fare per sostituire il BIOS altamente proprietario e chiuso della loro motherboard con coreboot (linux bios)?
> 
> Tutto questo mi fa odiare il software proprietario, me lo fa schifare,
> soprattutto per come il mercato del software proprietario si comporta
> per imporre i suoi prodotti e le sue prevaricazioni nei confronti
> degli utenti, ma anche degli sviluppatori di Software Libero (vedi
> ancora la sacrosanta battaglia contro i brevetti sul software) cosi`,
> se posso, cerco di non usarlo, mai.
> 
> Non sarebbe meglio dirigere questo odio verso le persone o le aziende che usano pratiche commerciali scorrette?
> Per quanto riguarda i brevetti sul software, non tutti i produttori di software proprietario li appoggiano, anzi, sono solo le grandi multinazionali, perché i brevetti vanno a detrimento dei medio/piccoli.
> 
>  
> Tu poi dici un'altra cosa: Attenzione che ad essere troppo pignoli si
> rischia di perdere la possibilita` che persone interessate si
> avvicinino e diano una mano alla causa del Software Libero (l'ho
> riscritto con mie parole ma piu` o meno il senso mi pare fosse
> questo).
> 
> In questo hai sicuramente ragione ma bisogna vedere ogni volta quale
> prezzo si paga.
> 
> Io penso che Stefania -- che tiro il ballo solo ad esempio, visto che
> ha "scatenato" il caso :-D -- se cerca solo una buona lezione su
> Android ne potra` trovare a bizzeffe in rete, senza bisogno del nostro
> aiuto. Se invece vorra' darci una mano, se prendera` in considerazione
> il fatto che in questo mondo anche il suo aiuto, con il suo tempo di
> mamma, potrebbe essere preziosissimo, per quanto poco o piccolo che
> possa essere, allora il suo potra` essere un grandissimo aiuto, se
> quello che fara` lo fara` da persona convinta.
> 
> Ma qui il punto non e` fruire di una lezione su Android. Come tu stesso dici, se ne trovano a bizzeffe in rete, anche di livello qualitativo molto alto. Il punto e` proprio la partecipazione. Se le date lo streaming, o il video della lezione, le state dando qualcosa che non le serve granché (ne può trovare già in rete), e le state invece togliendo la possibilità di *partecipare*, e la state togliendo anche a voi, perché di solito la partecipazione arricchisce tutte le parti in gioco.
> Quale prezzo si paga? Quale prezzo può costare usare un'utilita
> 
>  
> 
> Nello specifico della richiesta di Stefania per questa sera non siamo
> potuti intervenire per tempo perche' solo oggi ci ha comunicato il suo
> impedimento. Penso che appena possibile installeremo Mumble (o altro
> sistema) sul server del FSUG Padova.
> 
> Vengo allo Statuto: non so quante persone in questo forum hanno mai
> letto lo Statuto del FSUG Padova, almeno nella parte che riguarda le
> finalita`, cioe` l'Articolo 2 [3]: il nostro Statuto non e` un
> documento (solo) tecnico, e` un documento politico.
> 
> Presenta quella che noi consideriamo la nostra scelta, la posizione
> che intendiamo funzionale per migliorare il mondo in funzione di una
> maggiore liberta` dell'uomo, attraverso scelte e strumenti tecnici.
> 
> Insomma per noi il Software Libero e` una scelta di liberta`, una
> scelta politica in quanto tale; molto spesso confortata anche da
> elementi tecnici, ma non solo e non sempre.
> 
> Se piace vi si puo' aderire, se invece gli scopi di chi lo legge sono
> altri allora, secondo me, non importa, ognuno porti avanti la
> battaglia in cui crede e se poi possiamo anche esserci d'aiuto
> reciprocamente ben venga. Noi siamo qui in ogni caso per aiutare, a
> modo nostro.
> 
> Andrea
> 
> NB: ovviamente queste sono le mie personali opinioni, non rispecchiano
> necessariamente la posizione del FSUG Padova.
> 
> Note:
> 
> [1] http://avvertenze.aduc.it/comunicato/windows+pre+installato+class+action+contro_19639.php
> 
> [2] Spero che l'espressione che uso non offenda nessuno quindi cerco
> di spiegarmi meglio: ovviamente sto giudicando la materia, non le
> persone che la usano o la sviluppano. Anche a me capita di dover
> utilizzare questa "materia", soprattutto al lavoro, ma anche in
> privato, come ricorda Marco che e` sempre possibile fare; non sto
> giudicando chi si trova, come me, a doverlo utilizzare, o anche a
> doverlo sviluppare per motivi di lavoro, cosi` come non manchiamo di
> rispetto al contadino solo perche' maneggia anche il letame.
> Ma il letame resta sempre letame, a mio modo di vedere.
> 
> [3] http://www.fsugpadova.org/Associazione:Statuto
> 
> --
> Andrea Brugiolo                            nick a fsugpadova.org
> Free Software Users Group Padova     http://www.fsugpadova.org
> _______________________________________________
> fsug-pd mailing list
> fsug-pd a lists.fsugpadova.org
> http://lists.fsugpadova.org/listinfo/fsug-pd
> 
> 
> 
> -- 
> Marco Pantaleoni
> 
> _______________________________________________
> fsug-pd mailing list
> fsug-pd a lists.fsugpadova.org
> http://lists.fsugpadova.org/listinfo/fsug-pd
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://lists.fsugpadova.org/pipermail/fsug-pd/attachments/20111117/c44ab95b/attachment.htm>


Maggiori informazioni sulla lista fsug-pd